I cavalli da Palio aiutano i malati oncologici

Siena, 28 novembre 2017 – HA FATTO fremere la Piazza, galoppando sul tufo. Otto volte. Ora che ha 12 anni ed è andato in pensione, ancora giovane e atletico, Mocambo aiuterà i malati. Quelli a cui è stato diagnosticato un tumore. E che, attraverso l’intesa con l’animale, possono sciogliere il grumo di dolore che una sentenza di questo genere inevitabilmente provoca.

Aiutandoli così ad affrontare meglio anche le cure che servono per combattere la dura prova della malattia. Mocambo non sarà solo. A dargli una mano c’è il ‘collega’ di scuderia purosangue, che a Legnano ed Asti conoscono bene perché qui non ha mai vinto correndo però più volte: You can’t see me. Anche per lui ormai niente attività agonistica a 17 anni suonati. «Hanno il carattere giusto per sperimentare, prima volta in Italia, la riabilitazione oncologica impiegando appunto cavalli messi a disposizione da Gigi Bruschelli il quale da tempo, insieme ad altri suoi colleghi, sostiene l’attività dell’associazione», annuncia Gaia Tancredi, presidente della Lilt di Siena. Una città dalle mille risorse, la nostra. Capace di compiere piccoli miracoli quando si fondono idee, innovazione e passioni secolari come quella per i cavalli. «Sarebbe bello se questo modello diventasse un esempio da esportare nel Paese stante anche l’interesse che già registro», aggiunge volgendo lo sguardo verso la campagna di Valiano che – complice il sole che la illumina – restituisce naturale serenità. Il che non guasta quando si lotta contro il tumore.

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