2 giugno 2017: i cavalli ritornano a Bolano

La Spezia,  30 maggio 2017 – Venerdì 2 giugno, Bolano festeggia la Repubblica, con la Passeggiata a piedi e a cavallo sull’Alta Via

La manifestazione è un evento organizzato dal Comune di Bolano e da Ambientevivo.

E’ sponsorizzata da: Green Work, F.lli Fiasella, Terre di Solegnana, I Castelli, Borgo Incantato e Cooperativa Casearia di Varese Ligure.

Il programma prevede alle ore 9:30 ritrovo dei cavalieri presso la stazione degli autobus di Ceparana.

Si accede al trekking solo su invito, per questioni di sicurezza, perché muoversi in sella, lungo impervi sentieri e attraverso i suggestivi caruggi del borgo di Bolano, deve essere per il binomio un’esperienza piacevole, senza la tensione data da un gruppo troppo numeroso.

Si tratta di un trekking soft e quindi piacevole, anche dal punto ambientale.

L’Alta Via è un antico nodo viario frutto di intelligenza e raziocinio, ora itinerario escursionistico e turistico che collega la riviera della Liguria da Ceparana a Ventimiglia, 442 Km. di antiche mulattiere, vecchi sentieri e strade bianche offrendo inaspettati scorci paesaggistici tipicamente liguri.

Dopo la distribuzione delle bandierine tricolore a tutti i cavalieri, partenza per Bolano, insieme alla capogruppo Federica Silvestri,del Cavaldivara Riders e prima donna della nostra Provincia a percorrere dei trekking a cavallo, sull’Alta Via dei Monti Liguri.

Alle ore 10:00 ritrovo in Piazza Matteotti, a Bolano, per la registrazione dei partecipanti.

Ogni anno è emozione che si rinnova, vedere sfilare il corteo dei cavalieri, dotati del tricolore, nel silenzioso e incantato borgo di Bolano.

I cavalli sembrano sentire il grande valore della Festa della Repubblica e partecipano convinti, manifestando un comportamento tra l’ imperioso e l’umile, ognuno secondo la propria indole.

Il metallico scalpiccio di zoccoli e i vibranti nitriti interrompono così la sonnacchiosa quiete del paese.

Ogni anno, gli ospitali bolanesi, accolgono i partecipanti con accoglienza festosa: è bello vedere chi, più avanti negli anni, accarezza i cavalli e con quel gesto richiama ricordi di vissuto, in tempi lontani, con il proprio asino o mulo o addirittura cavallo…. Un signore, con orgoglio racconta di quella volta, che in occasione dell’inaugurazione del “Parco Antonio Grossi- Generale dell’Esercito Italiano e partigiano”, fu invitato il 4°Reggimento Carabinieri a Cavallo: Che belli quei cavalli grandi, così neri e lucidi. Che animali intelligenti! Proprio belli!”

E’ piacevole sentire di bimbi chiedere di salire in sella meno notare mamme lasciare liberi bimbi troppo piccini per avvinarsi da soli ai cavalli. Sarà premura di ogni cavaliere educare a relazionarsi correttamente con il cavallo. I cavalli sono animali disponibili, collaborativi, sensibili e intelligenti ma possono spaventarsi facilmente pertanto ci vuole precauzione da parte di ogni persona e quindi si raccomanda attenzione da parte di tutti… perché la festa resti festa per tutti.

Alle ore11:00 si lascia il paese, accompagnati dai cavalli e si inizia a salire verso l’Alta Via, immersi nella natura. Si percorrono viottoli, ornati di gialle ginestre, pieni di antiche fatiche e di umane storie: storie di antichi Liguri, di soldati al soldo dei Malaspina, di fedeli e pellegrini, diretti a Santiago di Campostela o a Gerusalemme o più vicino alla Madonna di Roverano, Podenzana, Soviore; viarei testimoni di passi di vigili di partigiani o testimoni di funesti passi annunciatori di tragici eventi, e oggi, in tempo di conquistata libertà e democrazia, del sudore di laboriosi, coraggiosi e determinati coltivatori.

Per il cavaliere lasciarsi cullare dall’incedere armonioso dei cavalli e affidarsi all’attenzione e all’esperienza del cavallo è gioia pura!La passeggiata è lambire campi incolti e più in là soleggiate estensioni di coltivazioni varie, attraversare lussureggianti vigneti di albarola, moscato e vermentino, con grappolini appena accennati ma già pregni di deliziose promesse e in mezzo a quella vegetazione, fermarci, anche a cavallo, per una merenda a base di salumi e formaggi locali con pane di Ceparana e buon vino della Cooperativa I Castelli di Bolano. Riprendere il cammino tra oliveti di taggiasca, razzola e lavagnina, insieme produttrici di olii delicati, dal gusto ricercato e di qualità pregiata e ancora più avanti di tra lussureggianti boschi di castagno. Quell’andare lento, che offre una visione privilegiata è occasione per scoprire e apprezzare la poesia della natura.

Istanti in cui si ha la certezza, che a volte, la realtà può essere più bella del sogno.

Raggiunta la casetta degli alpini si apre un panorama paradisiaco: la vallata della Magra, protetta dalle Alpi Apuane e l’Alta Lunigiana e la vallata del Vara, il Golfo della Spezia, l’isola Palmaria , il Tino e, nelle giornate più limpide si nota anche l’Isola d’Elba, la Corsica, si spazia fino alla Versilia con le isole Gorgona e Capraia.

Giunti al Parco Doriano Giangarè, nell’ombrosa abetaia, sarà compito prioritario di ogni cavaliere disellare il proprio compagni di viaggio, controllare i suoi zoccoli, pulirlo, dissetarlo e si foraggiarlo.

Ore 13:00 pranzo di Ambientevivo, presso il parco Giangarè G.C., al fresco dei castagni.

Alle 15:00 visita al centro storico di Bolano.

Alle 17:00 merenda e visita guidata del parco del Castello a cura Assoc.ne Borgo Incantato.

La visita all’antico borgo di Bolano evidenzia l’amore dei suoi abitanti per il loro paese, pulizia dei vicoli, la cura dei giardini privati, nelle fioritura colorata dei balconi, di sassosi angoli.

Il centro storico di Bolano è suggestivo perché ha mantenuto in parte l’antico impianto medievale di centro fortificato; disposto a forma di triangolo presenta negli angoli le antiche porte di accesso al borgo: la porta Castello, la porta Stazon e la porta Chilosi. Nella sommità del nucleo storico sono ancora oggi visibili, nel terrapieno, i resti dell’antico castello difensivo eretto dalla famiglia feudale dei Malaspina.

La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è antica pieve situata nel borgo vecchio di Bolano e fu ampliata e ricostruita in stile barocco sul finire del XVIII secolo sui resti della più antica costruzione romano-gotica, quest’ultima nominata per la prima volta nel 1149 nella bolla di papa Eugenio III. Gli affreschi interni sono opera del pittore David Beghè di Calice al Cornoviglio, risalenti all’anno 1902 .

Oratorio di Sant’Antonio Abate e San Rocco è un convento edificato alla fine del XVI secolo e fu nei secoli sede di diversi enti religiosi e comunali, tra cui il municipio. Nel 1768 l’oratorio fu interdetto per beghe tra i francescani e la Diocesi. Riaperto nel 1930 la Confraternita fu ricostituita. Al suo interno, recentemente restaurato, sono conservati dipinti di Simone BarabinoIl Cristo condotto al Calvario, di Stefano Lemmi ritraente la Madonna del Carmine ed il notevole Crocifisso della metà del XVII secolo.

Bolano è paese da visitare e da abitare con amore.

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