Traumi da Trasporto

Il trasporto di un cavallo è fonte spesso di piccoli traumi. I pericoli non finiscono però qui: altre minacce per la salute del cavallo sono in agguato.

Ciò che è necessario avere sempre ben presente quando si trasferisce un cavallo è una cosa sola: il cavallo mal sopporta di essere trasportato.
Un buon addestramento può portare a far sembrare il trasporto un’attività di routine, ma il cavallo se potesse lo eviterebbe comunque volentieri.
Alle condizioni ambientali non ideali per il cavallo – cioè un luogo buio, sconosciuto, e rumoroso – si aggiungono piccoli e grandi traumi a cui è sottoposto il cavallo durante il trasporto.

I Traumi

I traumi da trasporto iniziano già nella fase di carico, soprattutto nel caso di soggetti non avvezzi ai trasporti.
La maggior parte dei traumi da trasporto avviene comunque durante il viaggio.
Oggi gli autoveicoli ci hanno abituato ad una tenuta delle gomme sull’asfalto senza precedenti.
Le moderne auto sono in grado di sopportare accelerazioni laterali molto forti senza perdere aderenza.
Basti pensare a come una moderna utilitaria abbia capacità d’aderenza superiori ad una macchina da corsa di 50 anni prima.
Ciò ci ha abituato a guidare in un modo totalmente differente rispetto ad epoche passate, e quasi nessun autista è consapevole delle forze di accelerazione a cui è sottoposto un veicolo.
Solitamente l’autista del van riduce di molto la propria andatura rispetto a quando guida liberamente, ma ciò non è sufficiente.
Basti pensare all’eventualità in cui fossimo noi a trovarci nel van, in piedi, senza poter vedere la strada, e con sotto le scarpe dei ferri metallici: sarebbe praticamente impossibile reggerci in piedi.
Ecco quindi come è facile comprendere che il cavallo è costretto a ritrovare l’equilibrio quasi continuamente in seguito a frenate, accelerazioni, e curve.
In queste manovre, soprattutto se brusche, è altamente probabile incorrere in piccoli e grandi traumi colpendo le varie superfici del van.
I traumi più frequenti nel cavallo sono abrasioni e contusioni, dovute al contatto traumatico od allo sfregamento continuo contro pareti, divisori, o altro.
Le lesioni più frequenti si verificano agli arti e nella parte posteriore.
Ecco perché è molto frequente l’utilizzo di apposite bardature protettive per il trasporto.
Le più diffuse sono le imbottiture per le gambe e le protezioni per la coda.
La miglior protezione preventiva risulta comunque avere sempre un mezzo di trasporto con spazi adeguati e dotato delle migliori protezioni disponibili sul mercato.

Altri Pericoli per la Salute

I pericoli per la salute del cavallo durante il trasporto non si limitano ai traumi.
Il pericolo più difficile da diagnosticare rapidamente è la disidratazione.
E’ stato dimostrato da numerose ricerche scientifiche come il cavallo tenda a non bere durante il trasporto e nelle ore immediatamente successive.
Il trasporto comporta invece una grande perdita di liquidi, poiché il cavallo tende a surriscaldarsi ed a sudare; senza considerare la normale perdita di liquidi con la respirazione e la minzione.
Ecco quindi spiegato come nel caso di trasporti molto lunghi il rischio di disidratazione dell’animale è molto rilevante.
E’ per questo motivo che in caso di viaggi lunghi dovranno essere previste delle soste in cui far scendere il cavallo, per farlo riposare e soprattutto per cercare di farlo bere.
La disidratazione è un pericolo molto subdolo, infatti il rischio non è tanto che il cavallo muoia di sete, quanto in tutta una serie di conseguenze accessorie.
Il cavallo disidratato è dimostrato come soffra e sia meno lucido e reattivo, doti essenziali per mantenersi in equilibrio durante un trasporto.
Quindi in seguito a disidratazione aumenta il rischio di cadute e di traumi anche gravi. Inoltre, in seguito a disidratazione, aumenta il rischio di coliche o di laminite (una malattia che interessa il piede del cavallo).
Il trasporto infine è un fattore che porta ad un indebolimento generale del sistema immunitario del cavallo, che risulta quindi più esposto a malattie infettive e infezioni.
Per ridurre il rischio di malattie buona prassi è pulire sempre al meglio il mezzo di trasporto, infatti la presenza di paglia e feci, con i vortici d’aria che si generano durante il viaggio, può generare fastidiosi problemi a carico soprattutto dell’apparato respiratorio.
Va comunque ricordato che il problema delle malattie contratte con il trasporto è un importante elemento da tenere sempre in considerazione, soprattutto poiché l’incidenza di malattie infettive a seguito di un trasporto è molto alta – da qui il termine gergale “febbre da trasporto” –.
In particolar modo sarà necessario considerare che più il trasporto è lungo, maggiore sarà il rischio per il cavallo di contrarre malattie.
Tutto ciò che si può fare per cercare di ridurre il rischio è mantenere la pulizia e l’igiene del mezzo durante tutto il trasporto.
Inoltre si deve cercare di assicurare una corretta areazione del van, infatti troppa aria genera vortici, e troppa poca aria non permette un buon ricambio d’aria: entrambe condizioni che aumentano il rischio di malattie infettive.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* Questa casella GDPR è richiesta

*

Accetto