Eleonora Di Giuseppe, la Fise e i cavalli più o meno DPA: facciamo chiarezza

Roma, 11 dicembre 2017 – Riportiamo integralmente quanto la consigliera Fise Eleonora Di Giuseppe ha scritto sul suo profilo Facebook oggi, in merito alle recenti discussioni su quanto sarebbe avvenuto in sede di ultimo consiglio Fise circa l’argomento cavalli Dpa e Non Dpa.

“Abbiamo promesso una FISE “Casa di Vetro” e consigli federali in streaming o almeno registrati.
Evidentemente siamo ancora lontani a giudicare anche dalla confusione, dalle minacce, querele e telefonate di questi ultimi quattro giorni su un tema fondamentale quale il benessere e il destino dei nostri cavalli.

É giunto il momento di fare chiarezza.

-Risale al 2006 la delibera del Consiglio federale per la predisposizione di Norme Generali e di un Regolamento per la tutela del cavallo sportivo
Con le delibere N. 155 del 13/02/2006, N. 328 del 05/06/2006, N. 292 del 12/03/2007 si arriva alla definizione di un corpus di Norme che stabilisce inderogabilmente quanto segue:
*La FISE é un ente sportivo e riconosce e iscrive nei ruoli federali due Atleti: il Cavaliere e il Cavallo.
*Tutti i cavalli che praticano qualunque attività sotto l’egida FISE (attività ludica, addestrativa, sportiva e agonistica) hanno l’obbligo di iscrizione nei ruoli federali.
*Possono essere iscritti nei ruoli federali e praticare attività in ambito FISE solo equidi che sul documento identificativo sono stati indicati come NON DPA ossia non destinati alla produzione di alimenti e non macellabili.

-Con Delibera N. 155 del 17/03/2015 il Commissario Straordinario FISE (disposto dalla Giunta Nazionale del CONI presieduta dal Presidente del CONI) ha aggiornato le suddette NORME anche sulla base delle norme a tutela del cavallo introdotte nel frattempo dalla FEI, dalla Svizzera e da altre nazioni europee.
Il “Regolamento FISE per la Tutela del Cavallo Sportivo” così aggiornato é stato altresì presentato al CONI nell’ambito dell’iniziativa “Principi di tutela e gestione degli Equidi” sottoscritta dal CONI, dal CIP, dal Ministero della Salute, dalla FISE.

Diversamente, il Regolamento approvato a maggioranza dal Consiglio federale martedì 5 dicembre, come Marco Di Paola ha ricordato anche con mail successiva a tutti i consiglieri, prevede:

“Art. 33 – Iscrizione dei cavalli sportivi al “Ruolo federale del cavallo atleta”.
33.1 Tutti i cavalli che svolgono attività sportiva in ambito di manifestazioni sotto il controllo e/o la vigilanza F.I.S.E. devono essere iscritti al Ruolo federale del cavallo atleta.

L’iscrizione al Ruolo federale del cavallo conferisce al cavallo stesso la qualifica di “cavallo atleta”, qualora lo stesso non sia destinato alla produzione di alimenti (così detto non Destinato alla Produzione di Alimenti “DPA”) .”
Questo non tutela i tesserati né i centri né i cavalli e consente l’iscrizione nei ruoli FISE anche di cavalli DPA ossia destinati alla macellazione.

-Quando ho chiesto di lasciare invariata la norma in vigore da anni a tutela dei cavalli e del comparto FISE mi é stato rappresentato che dovevo capire che non potevamo imporre questa scelta ai tesserati e che se  un centro affiliato, ad esempio di equitazione di campagna, decide di mandare al macello un cavallo, doveva sentirsi libero di farlo.

Ho illustrato tutte le ragioni fiscali, sanitarie, relative al trasporto oltre che etiche, educative, sportive ed anche economiche, che con tanti portiamo avanti da anni, per le quali era inopportuno, oltre che tragico, modificare la norma.
Quello che é successo dopo é fonte di grande amarezza ma ha portato anche un grande BENE: il nostro mondo, o almeno la maggioranza, si é ritrovato compatto e unito nell’amore per il cavallo al di sopra di tutto e di tutti!

Ora auspichiamo che nella Consulta e nel Consiglio federale di domani si possa condividere e deliberare di ripristinare la norma in vigore da anni nonché di vigilare maggiormente sul suo rispetto e di facilitarne i processi.
La lobby dei macellai é molto forte anche a livello europeo e va rispettata.

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