Il giallo dei cavalli, chi li doveva curare li ha trattati peggio

Un nuovo verbale riapre la storia dell’azienda agricola Turi, di frazione Carolina a Caluso. Sul caso era intervenuta Striscia la Notizia, documentando con dovizia di particolari le torture subite dagli animali. Pochi giorni dopo lo stalliere, accusato dai titolari di avere fatto la spia, era stato letteralmente torturato. Morale: i titolari del maneggio erano finiti in manette per lesioni e sequestro di persona, denunciati per maltrattamento degli animali e 2 dei 60 cavalli presenti furono sequestrati il 16 febbraio e trasferiti per alcuni mesi a Villanterio, dove ha sede Progetto Islander, l’associazione no profit nata dall’idea di Nicole Berlusconi, nipote di Silvio Berlusconi, proprio per recuperare lo stato di salute di cavalli maltrattati. Ora spunta un documento, firmato il 12 luglio scorso dai veterinari dell’Asl To4, cioè due giorni dopo che i cavalli erano stati riportati da Villanterio al maneggio di Caluso. Un documento ora nelle in mano al pm di Ivrea, Ruggero Crupi. Secondo quanto riportato sul verbale dai due medici, uno dei due cavalli «si presenta in condizioni di nutrizioni peggiori di quelle presenti il giorno del sequestro».

 

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IL SOPRALLUOGO 

Il documento – una pagina scritta in stampatello – firmato dai professionisti dell’Asl To4, Giovanni Mazzano (che è anche direttore del dipartimento veterinario dell’azienda sanitaria) e da Mauro Leschiera, è stato compilato dopo un sopralluogo effettuato il 12 luglio scorso su richiesta di Salvatore Carvelli, 63 anni, titolare assieme alla compagna, Camilla Cassina, 29 anni, del maneggio. Entrambi erano finiti in manette con l’accusa di lesioni, sequestro di persona e tentata estorsione ai danni dello stalliere, loro collaboratore, colpevole, secondo i due, di aver raccontato i casi di maltrattamenti alla trasmissione «Striscia la notizia». Il verbale di sopralluogo, però, è una novità, tanto più che è stato firmato dai veterinari due giorni dopo il ritorno di uno dei due cavalli a Caluso e dopo essere stato, dal 16 febbraio di quest’anno, giorno del sequestro, al 10 luglio a disposizione dell’associazione Islander. Che cosa scrivono i due veterinari? Si basano sulle immagini effettuate sull’animale il 16 febbraio dalle guardie zoofile e scrivono, dopo un raffronto con quelle fotografie, «che il cavallo presenta a livello cutaneo segni di piccole escoriazioni e piccole aree alopeciche e che sono necessari ulteriori accertamenti».

 

I DUE PROCESSI 

Il processo per maltrattamenti ai danni dei cavalli del maneggio e che vede coinvolti Carvelli e Cassina, è tuttora pendente. Secondo Celere Spaziante, l’avvocato che difende i due, potrebbe però cambiare le carte in tavola: «Abbiamo depositato tutta la documentazione nelle mani del pm, ci auguriamo che tenga conto anche di questo aspetto». Altra partita, invece, quella che si giocherà in Tribunale a Ivrea (pm Giuseppe Drammis) a partire da domani, quando inizierà il processo per lesioni, sequestro di persona e tentata estorsione ai danni dello stalliere e che vede alla sbarra Carvelli e Cassina. Entrambi prima scarcerati, poi ai domiciliari, ora sono liberi e in attesa di giudizio. Ma mentre lei aveva subito confessato di aver malmenato lo stalliere, lui si è sempre professato innocente.

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