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Competizioni per Attacchi

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Le gare di cavalli e carrozze sanno essere veramente emozionanti ed evocative. Soprattutto sono un modo sano e divertente di vivere il rapporto con il cavallo.

A seconda che a gareggiare siano attacchi singoli, pariglie, tandem o tiri a quattro, esistono differenti tipologie di gare.

Abbigliamento da Gara

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Anche in questo caso l’abbigliamento deve risultare particolarmente curato e le signore devono indossare giacca e gonna lunga e un cappello, mentre gli uomini hanno l’obbligo dell’abito scuro, con camicia bianca, cravatta, bombetta o cilindro.
Sulle gambe va posta una copertina per proteggersi dalla polvere.
Per le gare di resistenza l’abbigliamento può essere invece più sportivo.

L’Organizzazione delle Competizioni

Prima della gara, durante i saluti, la carrozza viene condotta davanti al palco su cui siede la giuria e, rivolti ai giudici, le donne inchinano la testa, mentre gli uomini si levano il cappello.
I driving trials rinnovano la tradizione del servizio postale effettuato fra Londra e la provincia limitrofa.
Le carrozze, prima di partire, venivano accuratamente ispezionate, così come i cavalli e i finimenti.
Durante il tragitto particolari imprevisti richiedevano al conducente di trovare strade alternative.
Attualmente le gare di questo tipo comprendono tre sezioni: la presentazione e il dressage, la maratona e gli ostacoli.
Durante la presentazione i giudici di gara sono chiamati a controllare e valutare carrozza, finimenti, cocchiere e suoi assistenti.
Il dressage, svolto in un campo di gara delle dimensioni di 30×60 mt nel caso di attacchi singoli e pariglie, di 40×80 per tandem e tiri a quattro, della durata di 12 minuti, mira a rivelare le abilità dei cavalli e del cavaliere, e l’affiatamento in caso di più cavalli.
27 km di percorso di campagna costituiscono il campo di gara della sezione maratona: il percorso è suddiviso in cinque sottosezioni, contraddistinte da lettere, e da percorrere secondo differenti andature prestabilite.
L’ultimo tratto è il più spettacolare in quanto è richiesto il superamento di alcuni ostacoli artificiali, appositamente disposti dagli organizzatori sul percorso: in questi casi, gli assistenti assolvono anche la fondamentale funzione di contrappeso durante l’esecuzione di curve particolarmente insidiose.
Per superare ogni ostacolo – al massimo sono 6 – è dato un tempo di 5 minuti, scaduto il quale scatta automaticamente la squalifica.
Staccare i cavalli, affrontare l’ostacolo nel verso sbagliato e chiedere aiuto a persone estranee al team rappresentano ulteriori motivazioni per l’estromissione immediata dalla competizione.
Durante le prove della maratona, i cavalli vengono sottoposti ad almeno due controlli veterinari, uno all’inizio della prima sezione, l’altro al termine dei 27 km del percorso.
Nei pressi di ogni ostacolo dell’ultima sezione vi è un giudice che vigila sul rispetto delle regole e che cronometra i tempi di superamento.
Durante tutta la maratona uno dei giudici siede a cassetta (posizione di guida della carrozza), al fianco del guidatore, rilevando la correttezza delle andature richieste.
L’ultima fase di un driving trial prevede un percorso ad ostacoli lungo al massimo 800 mt, da completare entro un tempo prestabilito.
Lungo il percorso sono dislocati 20 cancelli attraverso cui la carrozza deve passare: i cancelli sono costituiti da due coni, con in cima una pallina, posti a una distanza di circa 30/60 cm maggiore rispetto a quella esistente fra le due ruote della carrozza.
I concorrenti alle gare di driving trials vengono ripartiti in categorie differenti in base al numero di cavalli, al tipo di attacco con il quale gareggiano e al ricorso a cavalli o pony.
Nella determinazione della categoria di un concorrente incide, ovviamente, anche la sua esperienza di guidatore, certificata dai piazzamenti ottenuti nelle varie competizioni di attacchi.
La classifica finale di ogni gara è il prodotto dei punteggi ottenuti dall’equipaggio nelle varie sezioni, a cui si sottraggono eventuali penalità accumulate.
Accanto ai club sportivi che curano l’organizzazione di manifestazioni agonistiche esiste un nutrito numero di associazioni che sostengono la diffusione degli attacchi come puro divertimento attraverso frequenti escursioni di gruppi, spesso abbigliati con nostalgici costumi d’epoca.

La Carrozza

I componenti imprescindibili di una carrozza – che può essere dotata di uno o due assi – sono l’asse stesso – centrale in quelle a due ruote, anteriore e posteriore in quelle a quattro ruote, in cui si aggiunge il pivot –, lo chassis – il telaio –, la cassetta e il poggiapiedi – che costituiscono il posto di guida –, il gradino posteriore – occupato dall’assistente alla guida –, le stanghe o il timone – quest’ultimo contemplato esclusivamente negli attacchi con più di un cavallo –, il divano posteriore – sul quale trovano posto i passeggeri, non previsti durante le gare –.
I tipi di attacco sono 6, l’attacco classico inglese – semplice e funzionale, caratterizzato dalla frusta ad arco –, quello country – originario della Germania, scelto per la sua sicurezza –, quello recreation – meno formale ma particolarmente curato –.
È opportuno ricordare che, in quanto mezzo di locomozione, anche gli attacchi, su strada, sono soggetti alle norme del codice della strada.