Razza Irlandese da Tiro

Origini e attitudini

Sulle origini del cavallo in Irlanda le notizie non sono molto chiare e concordanti. I primi equini a popolare l’isola furono dei pony portati da popolazioni celtiche. L’ipotesi più probabile riguardante la presenza del cavallo potrebbe risalire a quegli incroci avvenuti, agli inizi del Medioevo, tra il pony Connemara e cavalli di origine berbero-spagnola. L’aumento di taglia e il buon carattere potrebbero essere stati trasmessi da quei soggetti da tiro europei, di origine francese o fiamminga, portati nel 792 in Irlanda durante le invasioni dei normanni. Anche gli inglesi portarono cavalli pesanti quando conquistarono l’isola nel 1172. Il primo dato sicuro risale agli inizi dell’Ottocento, quando si ebbero i primi incroci con il Puro Sangue Inglese. Verso il 1840 l’Irlandese da Tiro veniva descritto come un bel cavallo, non molto alto (157 cm circa) con struttura solida, arti brevi e forti, schiena corta e con i quarti un po’ dritti e sporgenti. Anche le spalle erano piuttosto dritte e, di conseguenza, i movimenti tendevano ad essere radenti ma uniformi. Nonostante questo era un cavallo usato anche con la sella e impiegato nelle battute di caccia. Questa grande passione degli Irlandesi ha finito on influenzare in larga misura l’evoluzione della razza, sviluppando quelle caratteristiche di decisione e coraggio che sono indispensabili per affrontare al galoppo ostacoli naturali di ogni tipo. La grande carestia del 1847 e la crisi economica del 1879 portarono a una netta diminuzione degli esemplari di Irlandese da Tiro. Quando la situazione tornò a migliorare, la riciesta di cavalli aumentò all’improvviso, al punto che si cercò di sopperire con l’importazione di Shire e Clydesdale dalla Scozia. Gli incroci di fattrici Irlandesi da Tiro con queste due razze risolsero il problema dal punto di vista numerico, ma introdussero molti elementi negativi dal punto di vista morfologico e qualitativo. Nel 1904 iniziò il miglioramento della razza con sovvenzioni statali per gli stalloni. Fu creato un Book for Horses of the Irish Draught Type e nel 1917 venne istituito lo Stud Book.
L’Irlandese da Tiro è impiegato nel lavoro agricolo, per il trasporto di merci e per la caccia. E’ frequentemente usato anche con la sella e può portare un cavaliere pesante su qualsiasi terreno.
Dotato di grande spirito di collaborazione, è un cavallo molto sobrio, con un costo di mantenimento conveniente. Conserva sempre una vivacità controllata, caratteristica che gli consente di essere un buon galoppatore e un coraggioso e prudente saltatore. Con queste prerogative è facilmente comprensibile come dal matrimonio tra le fattrici di questa razza e il Puro Sangue Inglese possa nascere quel grande ed eccezionale atleta saltatore che è l’Hunter Irlandese.

Caratteri morfologici

Tipo: meso-brachimorfo.
Mantello: di colore omogeneo, può essere baio, baio scuro, grigio, sauro e talvolta morello; frequenti le marcature bianche.
Altezza al garrese: 152 – 172 cm.
Peso: 600 – 700 kg.
Testa: piccola, a profilo rettilineo, con fronte ampia, orecchie lunghe e ben distanziate, occhi sinceri ed espressivi, muso piccolo e narici ampie.
Collo: di media lunghezza, forte e leggermente arcuato.
Garrese: piuttosto rilevato e in posizione arretrata, contribuisce a slanciare le spalle, larghe, massicce e ben inclinate.
Linea dorso-lombare: lunga e diritta, groppa obliqua e quarti che declinano un po’ spioventi.
Coda: ben attaccata e portata alta in movimento.
Petto largo e muscoloso e torace ovale, ampio e possente.
Arti: forti e con ottimi appiombi, presentano ciuffi di pelo molto ridotti; gli avambracci sono lunghi e ben innestati sulle spalle; gli stinchi lunghi, massicci e con ossatura piatta; garretti proporzionati, con giunture grosse e ben formate; tendini forti e asciutti.
Piedi: larghi e arrotondati, con unghia di media consistenza e piuttosto sensibile.

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