Gare di Dressage

Le manifestazioni internazionali di dressage sono dei veri e propri eventi. Anche a livello amatoriale, però, il dressage può dare grandi soddisfazioni personali.

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Nella valutazione durante una competizione di dressage i giudici considerano non solo la capacità di controllo esercitata dal cavaliere sul cavallo, ma anche il loro aspetto esteriore, che deve risultare particolarmente curato, anche nei finimenti.
Per la F.E.I. (Federazione Equestre Internazionale) – fondata nel 1921 per regolamentare gli sport equestri e promuovere l’ippica e l’equitazione – le categorie di dressage sono contrassegnate da lettere, ad indicare il differente livello di difficoltà: B, L, M1, M2, Z1, Z2.
Una diversa classificazione si ha invece in Gran Bretagna: Preliminare, Novizi, Elementare, Media, Media Avanzata, Avanzata, “Prix St. George”.
La categoria L della F.E.I. corrisponde alla Media britannica, mentre la M alla Media Avanzata.
Le categorie più basse prevedono lo svolgimento delle gare su rettangoli di m 20×40, quelle di difficoltà elevata di 20×60.
Per quanto riguarda il punteggio, per ogni singolo esercizio si va dal 10 (= eccellente) allo 0 che equivale ad un non eseguito.
Parametri fondamentali per la corretta valutazione sono la regolarità delle andature, la precisione, la scioltezza nei movimenti.
I giudici devono essere scelti tra quelli iscritti alla federazione nazionale o internazionale e sono di solito tre, al massimo cinque nelle competizioni internazionali, distribuiti secondo un ordine rigoroso lungo l’area di gara, il che permette di osservare e valutare ogni esercizio da tutte le prospettive possibili.
Esistono obblighi da rispettare anche per quanto riguarda l’abbigliamento da indossare: a parte i casi di atleti appartenenti a corpi militari – che indossano la divisa –, è richiesta la giacca nera, o blu o la redingote e il cappello, o bombetta o cap, in coordinato, i calzoni chiari – bianchi, beige o crema –, stivali in pelle di colore nera, cravatta o foulard bianco.
Fra le importanti manifestazioni di dressage internazionali, il “Prix St.George” è probabilmente la meno impegnativa.
Ad un livello di difficoltà superiore si pongono le F.E.I. Intermediaire I – con transizioni ogni due passi e piroette complete –, la Intermediaire II – che richiedono transizioni a passi alternati e un numero limitato di piaffe –, il Grand Prix – il livello massimo, con esercizi di estrema difficoltà –.
Il Kur con musica o freestyle, può invece essere eseguito a tutti i livelli.

Alta Scuola d’Equitazione

Arie Basse e Alte rientrano nell’Alta Scuola d’Equitazione, basata sulle tecniche dei grandi maestri d’equitazione dei secoli scorsi.
La celeberrima Scuola Spagnola di Vienna ne prosegue oggi l’altissima tradizione, garantendone la trasmissione.
Commissionata dagli Asburgo nel 1565, quindi in larghissimo anticipo rispetto a quella transalpina inaugurata da de Pluvinel, e completata solo nel 1729 con l’inaugurazione della Sala Bianca d’Equitazione progettata dall’architetto von Erlach per l’Imperatore Carlo VI, vi vengono addestrati esclusivamente stalloni di razza Lipizzana, che devono il proprio nome alla cittadina di Lipizza, oggi in territorio sloveno, dalla quale provenivano. I cavalli utilizzati oggi vengono allevati in Austria, nella regione della Stiria occidentale.
I cavalli vengono montati solo al raggiungimento del quarto anno d’età e vengono sottoposti ad un periodo di addestramento non inferiore ai 5 anni.
Fra le Arie d’Alta Scuola compaiono le capriole – l’esercizio che implica maggiori difficoltà inizia con una flessione pronunciata dei posteriori con conseguente slancio in avanti che pone il cavallo in posizione parallela al terreno e scalciata energica all’indietro –, la levade – il cavallo si alza sui posteriori per alcuni secondi, mantenendo gli anteriori poggiati al petto – la courbette – serie di saltelli in posizione di levade –, la croupade – il cavallo compie un salto sui posteriori, con gli anteriori portati al petto –.

Competizioni di Dressage a Squadre

I concorsi di dressage prevedono anche prove a squadre in cui il punteggio risulta la somma delle singole valutazioni ottenute dai diversi componenti, in genere in numero di 4 o 8.
Il capitano ha la determinante funzione di guidare, con ordini brevi e facilmente comprensibili, il resto della squadra.
Esistono anche casi in cui squadre composte da 12, 16 o 24 concorrenti eseguono simultaneamente il programma, generalmente con sottofondo musicale.
Fra le più frequenti figure in formazione citiamo la clessidra – la squadra, dopo l’avanzata in fila indiana, si scinde a metà del percorso, prendendo la direzione delle quattro direttrici – e la lisca di pesce – la formazione si dispone a metà del campo di gara in fila per due quindi, dopo l’ordine del capitano, i concorrenti a sinistra eseguono una volta stretta a sinistra, e quelli a destra una volta a destra

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